PELLEGRINAGGIO PASTORALE DEL VESCOVO FRANCESCO

Care Sorelle e Fratelli,
si avvicina il tempo in cui il mio "pellegrino pastorale" mi porterà ad incontrare la vostra comunità.

Perché un "pellegrinaggio", invece che la tradizionale visita pastorale?
Le ragioni sono più di una. Non mi dispiace ripensare gli anni del mio servizio alla nostra Diocesi, come un pellegrinaggio: per cinque volte ho incontrato le diverse realtà comunitarie che davano forma ai Vicariati locali.
Sono stati incontri importanti e generativi: proprio da questi è scaturita la riforma che da dato vita alle Fraternità presbiterali e alle comunità Ecclesiali Territoriali.
La quasi totalità delle parrocchie è stata meta del mio pellegrinare: celebrazioni, incontri, feste patronali, inaugurazioni, funerali di sacerdoti, istituzione di Unità pastorali .... molte occasioni per una visita che, se inevitabilmente breve, non è stata insignificante.
Or
a, se il signore mi dà la salute, comincio gli anni che porteranno alla conclusione del mio servizio diocesano: non riesco ad immaginare una visita pastorale con le caratteristiche di completezza che hanno caratterizzato quelle dei miei predecessori.
Si tratta di qualcosa di più semplice ed essenziale, condizionato dal tempo limitato che mi è concesso.
Inoltre, compiendosi nell'ultima parte di questo servizio, è prudente portare a sintesi alcuni percorsi che abbiamo incominciato, senza condizionare eccessivamente il ministero di chi mi succederà.

Questo pellegrinaggio avviene nel momento in cui siamo giunti a delineare tre "corsie" di un unico percorso contrassegnato dall'esigenza pastorale di declinare e soprattutto coniugare fede e vita, vangelo e cultura, chiesa e mondo.
Le "tre corsie" sono: le comunità Ecclesiali Territoriali, le Fraternità Presbiteriali e la Parrocchia fraterna, ospitale e prossima.

Come ogni pellegrinaggio, la meta non è un luogo, am un incontro, lì dove si manifestano e si possono riconoscere i segni del regno di Dio e la presenza del Crocifisso Risorto che ci precede.
Il pellegrinaggio diventa immagine della vita e di ciò che ci rivela il suo significato: l'incontro con il Signore, appunto, che diventa decisivo per la vita stessa.
Dove stiamo andando, chiede il poeta e risponde: "stiamo tutti tornando a casa".
La casa è l'immagine dell'incontro.
Dove ci si incontra nell'amore, li c'è la nostra casa.
La casa è l'immagine dell'incontro.
Dove ci si incontra nell'amore, li c'è la nostra casa.
La comunità cristiana, particolarmente nella forma della parrocchia, è la rappresentazione di questa esperienza: un incontro che diventa casa.
La cura dell'incontro è quindi caratteristica di questa visita.
Se la parrocchia si qualifica come possibilità di incontro, allora la cura di questa esperienza e la cura delle relazioni che ne scaturiscono è la "priorità" da perseguire insieme. Cura delle relazioni, diventa prendersi cura gli uni gli altri. 
"Da questo ci riconosceranno ..."

+ Francesco, Vescovo

Di seguito viene allegato il calendario del pellegrinaggio pastorale

 

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